L’eterna giovinezza (e grinta) di Gabriele Tarquini: il “Cinghio” spegne oggi 58 candeline
Ripercorriamo la sua carriera
E sono 58! Sembrano tanti anni ma per Gabriele Tarquini sono pochi e, a dimostrarlo, è la passione che mette in pista. Quest’anno il “Cinghio” prenderà parte ancora una volta al FIA WTCR, dopo aver vinto il titolo nel 2018 con Hyundai. Vogliamo festeggiare così il suo compleanno ripercorrendo le migliori tappe della sua carriera.
L’inizio nelle monoposto e l’avventura in Formula 1
Un campione a 360° come Tarquini non può che iniziare con le monoposto e lo fa nel 1983 nella Formula 3 italiana, passando poi nel 1985 all’International Formula 3000 che disputa per ben tre stagioni. Nel mentre arriva una comparsata anche alla 24 Ore di Le Mans del 1985 con la bellissima Porsche 956 arancio di Brun Motorsport, oltre al primo contatto con il WTCC nel 1987 con l’Alfa Romeo 75 Turbo di Brixia Corse e, come ciliegina sulla torna, il Gran Premio di San Marino di Formula 1 dello stesso anno con l’Osella. Le porte del grande Circus sono aperte e il “Cinghio”, poco più che 26enne, si lancia nella mischia e per cinque anni si fa strada nella F.1: prima con Coloni, poi AGS con cui conquista l’unico punto iridato e, infine, Fondmetal.
Tra Superturismo Italiano e il titolo nel BTCC
Se la Formula 1 è stata avara di risultati, forse è proprio la svolta nel panorama Turismo del 1993 a modellare il Tarquini che tutti noi conosciamo oggi: 3° posto con l’Alfa Romeo nel Superturismo Italiano poi, l’anno dopo, l’importante titolo nel BTCC sempre con il Biscione davanti a gente come Alain Menu e Paul Radisich. Il matrimonio con Alfa va in pausa e inizia l’avventura nell’STC con JAS e Honda, passando poi full-time nell’ESTC nel 2001 concludendo 3°. Nel frattempo, in tutto ciò c’è anche una scappatella in Formula 1 nel 1995 con Tyrrell al GP d’Europa.
L’incredibile vittoria nell’ETCC con Alfa Romeo
Tarquini ritrova nella sua strada l’Alfa Romeo grazie al Team Nordauto (più precisamente N.Technology) e, dopo poche gare nel 2002, è tempo di fare sul serio nel 2003 nell’ETCC. Il “Cinghio” va forte con l’Alfa 156 e, all’ultimo round di Monza, si ritrova a pari punti con Jörg Müller. Però, in qualifica Tarquini sbaglia e finisce fuori alla Lesmo ed è costretto a partire ultimo, con il rivale tedesco in pole. Arriva un po’ di fortuna in soccorso e Müller è out dopo un contatto con Roberto Colciago e arriva un 2° posto, mentre in Gara 2 il tedesco stravince ma, col 3° posto, “Cinghio” si porta a casa il titolo europeo!
Storia “recente” tra il WTCC e il WTCR
Dopo un 3° posto nell’ETCC nel 2004, Tarquini balza verso il FIA WTCC con Alfa Romeo, ma l’anno dopo passa a SEAT e arriverà il meritatissimo titolo mondiale nel 2009, in una durissima lotta a tre con il compagno Yvan Muller e un giovane Augusto Farfus su BMW. La vittoria è eccezionale perché arriva a 47 anni “suonati”, ma l’esperienza e la grinta di Tarquini non sono seconde a nessuno. Storia recente invece la seconda affermazione nel rinnovato FIA WTCR con Hyundai, guidato da Andrea Adamo che – curiosità – c’era anche in quel 2003 appena raccontato. Di certo la storia non si ferma qui e continuerà ancora per un bel po’, ma intanto… Auguri “Cinghio”!
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